Storia di Vela
Vela è nata da un piccolo quadro 25 x 15 raffigurante un mare in tempesta con la scritta,
copiata da un vecchio corso tenutosi presso l'Istituto Tumori di Milano,
"nella tempesta impariamo a navigare".
Un piccolo quadro, su una grande parete bianca di un Day Hospital oncologico…
Tra tutte le persone che entravano nella stanza, solo i pazienti e i loro familiari notavano la scritta…
Da questa osservazione, dalla sensazione di angoscia e disagio dei malati che varcavano per la prima volta la soglia del DH,
dalla percezione del loro smarrimento e del senso di impotenza dei loro familiari, è cresciuto il desiderio di "fare" qualcosa,
ma soprattutto di "diventare" qualcosa per "essere" accanto a loro e condividerne la sofferenza.
VELA è nata così, da pazienti e loro familiari, nel 1998. Il suo nome non è un acronimo, è il simbolo di una speranza.
La sua storia è la storia di molte altre associazioni di volontariato in oncologia. Un cammino individuale, ma parallelo.
VELA ha un suo orgoglio personale: un consiglio Direttivo esclusivamente formato da pazienti e loro familiari
(per lo più donne) che assumono decisioni e scelte in base alle necessità osservate e spesso vissute quotidianamente.
I "tecnici" sono di supporto, là dove è necessario e a richiesta.
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